Cheap Wine - Based on Lies

Giunti al nono capitolo della loro discografia, i Cheap Wine continuano a percorrere l'unica strada che conoscono, fatta di un solido rock fieramente indipendente ed onestissimo verso chi si approccia, per la prima o l'ennesima volta non fa differenza, all'ascolto. E ogni volta che ci capita fra le mani un nuovo disco dei fratelli Diamantini, sappiamo che dovremo dedicargli tanta attenzione quanto è l'amore verso il rock profuso dal gruppo pesarese nel comporlo. In questa occasione c'era maggiore attesa visto che, nonostante la scadenza biennale rispettata, erano quattro anni che non ascoltavamo canzoni nuove. Così eccoci a riflettere insieme ai Cheap Wine su questo mondo che ci circonda, sempre più basato sulle falsità, anche se le storie raccontate nelle canzoni sono vere e autobiografiche con non era mai accaduto in precedenza. Per questo sembra che su tutto l'album aleggi una cappa pesante di pessimismo e disillusione, parzialmente nascosta dalla gioiosità che il rock riesce sempre e comunque a trasmettere. Ecco così che sin dall'incipit brioso di “breakaway” scopriamo come il nostro “eroe” in fuga inizia a dovere fare i conti con l'oscurità sempre più prossima e carica di quei vampiri che credevamo imperversassero solo nelle favole, e che hanno fatto un sol boccone dei nostri sogni e delle nostre aspettative. Nella successiva “Waiting on the door” si cammina alla cieca ma si va comunque avanti perché non si ha scelta, ben sapendo che alla fine della strada ci ritroviamo soli con noi stessi e con tutte le bugie confuse accumulate che ci aspettano sulla porta di casa. E il viaggio continua fra le macerie di una città che sta cadendo a pezzi (lovers' grave”) cercando salvezza in una rock'nroll band ed in una canzone da cantare insieme tutta la notte (“give me tom waits”) E se brani come “The big blow” possono fornire uno squarcio di speranza perché “..non è mai troppo tardi per rimettere in piedi la propria vita”, bisogna trasformarsi come suggerisce la title track “Based on lies” trasformando il cacciatore in preda. Ma è la struggente “On the way back home” che ci riporta alla realtà, facendoci sentire il peso della tragedia che stiamo vivendo cercando l'ennesima via di fuga in quella tempesta che “spazzi via tutto quello che c'è di sbagliato”. Perché siamo persi dentro di noi oppressi da un dolore che ha distrutto le nostre vite (“Lost inside”). Uno dei brani più alti del disco è “The vampire” classica ballata elettrica  che si inserirà nel solco già tracciato da anthem quali City Lights, Behind the bars e Murderer song, in cui lo sguardo della nostra storia si capovolge dalla vittima al carnefice, pronto a sopprimere la sua vittima. L'amarezza emerge ancora di più in “To face a new day” un brano che ci trova oramai arresi e pronti a tutto, dove “le parole vuote risuonano nell'aria come campane a morto per chi non riesce ad andare avanti in nessun modo”. E non c'è alcuna via di salvezza in questa storia come ben espresso nella conclusiva “The stone” perchè siamo come quella pietra scacciata dalla strada dalle ruote di un'auto e siamo così quando si perde il lavoro, la propria strada, la propria anima, il proprio nome. Bisogna fare un plauso a Marco Diamantini, per come ha saputo esprimere in versi ed in maniera così egregia la disillusione e l'amarezza di una generazione tradita e stuprata come non mai da un potere sempre più avido e che non mostra nessuna pietà verso i più deboli. Musicalmente ci sono diverse piccole differenze rispetto al passato, con le tastiere  di Alessio Raffaelli (ultimo arrivato in casa Cheap Wine) e che dà un ottimo apporto anche in fase compositiva, in maggiore evidenza, la chitarra superba di Michele Diamantini meno sovrastante del passato, per un effetto finale più coeso e completo. Se proprio vogliamo trovarci un difetto potremmo dire che molti brani ricordano altri del passato, ma non succede lo stesso con Dylan, Springsteen e gli Stones? Based on Lies è un disco profondamente rock e classicamente Cheap Wine, che raccoglie e somma quindici anni di duro e fiero lavoro volto ad affermare che in Italia può esistere ed avere credibilità un rock classico nel suo incedere, e che guarda ai modelli U.S.A. (Dylan, Young, Winn. Stuart, Springsteen ecc.) con il dovuto rispetto, e con la fierezza della propria piccola originalità, che fa dei Cheap Wine il migliore gruppo rock italiano.
Eliseno Sposato

L'album esce il 30 ottobre ed è in vendita su www.cdbaby.com su Amazon www.amazon.it sui pricipali portali digitali come I Tunes, Napster, Amazon e Cd Baby e naturalmente sul sito ufficiale www.cheapwine.net

Il video di Waiting on the door

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