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Recensione - The Hellacopters - Overdrive (Nuclear Blast)

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  Giunti al trentesimo anno di attività The Hellacopters continuano a mantenere una solida leadership nella scena rock svedese grazie anche all’ottimo successo di vendite ottenuto con l’album “Eyes Of Oblivion” (Nuclear Blast, 2022) che ne aveva sancito il ritorno sulle scene dopo un lungo periodo di stop iniziato nel 2008. Il ritorno sulle scene è stato accolto favorevolmente anche per la presenza nel disco e nel tour susseguente del chitarrista/fondatore Andreas Tyrone “ Dregen ” Svensson, tornato a collaborare con Nicke “Royale” Andersson per rinverdire i fasti di una delle band che negli anni Novanta hanno espresso meglio di ogni altra l’essenza dell ’hi-energy rock’n’roll . Sebben non baciata da numeri di grande notorietà la storia di The Hellacopters è stata di sicuro un esperimento di successo da quando Nick Royale decise, nel 1994, di lasciare momentaneamente il ruolo di batterista/compositore nella Doom-Metal band Entombed, per dedicarsi ad un progetto di garage rock ch...

Recensione - Delivery - Force Majeure (Heavenly Records, 2025)

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  La storia si ripete ciclicamente e così come è accaduto nelle varie fasi in cui il rock australiano ha avuto un’esposizione mediatica internazionale più vasta, alcuni gruppi ottengono un risalto maggiore rispetto ad altri, non tanto per la qualità musicale proposta, quanto per la fruibilità che riescono a dare alle loro canzoni, in termini di richiamo per il pubblico mainstream. L’ultimo caso in ordine di tempo è quello dei Delivery che hanno pubblicato nel 2022 “Forever Giving Handshakes” un ottimo disco d’esordio che non solo ha ricevuto le attenzioni di un nome importante del gotha mondiale del rock, Henry Rollins (che lo ha fatto ascoltare nel suo show su KCRW), che ha spinto, insieme all’attenzione ricevuta dai media britannici, in alto il loro nome tanto da fargli intraprendere nel biennio successivo ben quattro tour mondiali, cosa assolutamente non facile per un gruppo indipendente nato per tenersi in esercizio durante il lockdown causato dalla pandemia del Covid-19. ...

Recensione - Mogwai - The Bad Fire (Rock Action Records, 2025)

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  Dopo il successo ottenuto con “As The Love Continues” del 2021, che gli è valso il primo posto nelle classifiche di vendita nel Regno Unito, i Mogwai aprono il loro trentesimo anno di attività con un disco di pregevole fattura che ne consolida il loro status di punta di diamante del rock scozzese e britannico in generale. Il loro undicesimo album in studio, escluse le colonne sonore o le compilation, intitolato The Bad Fire , nasce dalle canzoni scritte in prevalenza da Barry Burns, dopo aver vissuto un periodo straziante vedendo sua figlia soffrire di una grave malattia, per fortuna ora risolta. A Glasgow, “the bad fire” è un termine della classe operaia che indica l'inferno, e forse meglio di ogni altro termine può sintetizzare l’esperienza dolorosa vissuta da Burns, ma che non si è tradotto in un album cupo, se non in alcuni passaggi messi al centro del disco in special modo nel brano “If You Find This World Bad, You Should See Some Of The Others”. L’apertura è affidata ...

Recensione - Lambrini Girls - Who Let The Dogs Out (City Slang, 2025)

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  Il nome del duo di Brighton, Lambrini Girls , è sulla bocca di tutti da quando hanno dato alle stampa il singolo queercore “Help Me, I'm Gay” e l'EP “You're Welcome” (Big Scary Monster,  2023), che hanno demolito la transfobia, la cultura lad e l'abuso sessuale, questioni che hanno afflitto molte scene musicali britanniche - in particolare la loro - per troppo tempo. Oggi, dopo avere consolidato la loro reputazione sui palchi dei principali festival inglesi e non solo, e avere aperto i concerti per gente del calibro di Idles e Iggy Pop, pubblicano un interessantissimo album d’esordio, in cui riversano tutta la loro visione politica del mondo, su di un tappeto sonoro punk noise che richiama alla memoria il movimento delle riot girrrl ma non solo. In "Who Let The Dogs Out" (City Slang) la chitarrista e cantante Phoebe Lunny e la bassista Lilly Macieira mettono a fuoco il loro status di musiciste e attiviste attraverso dieci brani affilati che possiamo defi...

Recensione - Franz Ferdinand - The Human Fear (Domino Records, 2025)

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Per celebrare il ventennale della carriera, lo scorso anno i Franz Ferdinand hanno pubblicato un ottimo greatests hits come “"Hits To The Head" “e si sono imbarcati in un lungo tour mondiale che è servito a preparare la scena ad un nuovo disco di canzoni inedite che è chiamato a consolidare il loro posto importante nella scena pop-rock britannica. Nel presentare il materiale in lavorazione che avrebbe dato un seguito al non riuscitissimo “Always Ascending” di sette anni fa Alex Kapranos, voce e leader della band, nonché uno dei due membri originali rimasti insieme al bassista Robert Hardy, in un’intervista al New Musical Express ha detto che: << Se hai intenzione di fare musica, allora non c'è motivo di rifuggire dalla tua identità o di vergognarsi di ciò che sei>> aggiungendo che i   Franz sono tornati e si sentono <<al loro meglio assoluto, al loro massimo>>. Con queste premesse l’attesa dei fans è cresciuta in maniera spasmodica nel corso dei ...

Recensione Assalti Frontali - Notte Immensa (Daje Forte Daje Records, 2024)

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  <<Al quarto di notte immensa/Brindo alla resistenza/E quando la notte è a metà/Brindo alla libertà/Mi spingo fino in fondo/I sognatori cambiano il mondo>> Nel 1991 mentre la guerra del golfo diventava suo malgrado uno spettacolo televisivo, gli artisti della nascente scena rap italiana si riunivano intorno ad un brano collettivo, “Baghdad 1.9.9.1.”, per denunciarne l’orrore e puntare il dito contro l’imperialismo statunitense, ancora una volta responsabile degli orrori che si palesavano in ogni parte del mondo. Il rap italiano era ai suo albori, partito dai centri sociali e da un album, uscito solo pochi mesi prima, “Batti Il Tuo Tempo” della Onda Rossa Posse che ne tracciava la strada. Da Roma a Milano, passando per Bologna e il Salento, salendo da Napoli a Torino e attraversando tutta la penisola, l’urgenza di un necessario ritorno alla “canzone politica” divenne l’emblema di una stagione vitale che oggi, ahimè, sembra lontana anni luce. Pochi mesi dop l’Onda Ro...

Top Ten Aussie Rock singles

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Chiudiamo le classifiche annuali con questa speciale Top Ten dedicata ai singoli arrivata dalla lontana Australia, che hanno impreziosito i nostri ascolti del 2024. 1. THE JUDGES - Guns (ANTI FADE records/Drunken Sailor Records) Dopo l'ottimo disco d'esordio pubblicato nel 2023, il quintetto di Melbourne propone questo singolo esplosivo con la title track,   "Guns" , una dronante meditazione groove sul traffico internazionale di armi, l'imperialismo, la guerra e l'assoluta inutilità/utilità (?) di usare il Rock & Roll come arma contro l'establishment che probabilmente ne ha creato e favorito la crescita. E "(The People Want A) Show" , un numero uptempo neo-proto-punk che ha come tema il desiderio intrinseco delle masse indifferenti di consumare all'infinito mezzi di intrattenimento di ogni tipo, compreso il già citato formato del Rock & Roll. 2. STIFF RICHARDS - GFC/Empty Barrels (Legless/Drunken Sailor Records) Dopo un silenzio lung...